domenica 11 febbraio 2024

PFAS COME EIMINARLI DALL'ACQUA POTABILE

 

Pfas: qualcuno sa come eliminarli dall’acqua potabile

Una ricerca della British Columbia University ha messo a punto uno speciale metodo di cattura delle sostanze perfluoroalchiliche
 
 

Un team di ingegneri della British Columbia University (Canada) ha messo a punto un metodo per eliminare gli Pfas dall’acqua potabile in maniera definitiva. Conosciuti anche come “forever chemicals”, le polifluoroalchiliche sono una classe di sostanze dannose, ancora molto diffuse.

Negli ultimi settanta anni, sono stati utilizzati in diverse attività industriali. Dalla concia delle pelli, alla produzione di capi ignifughi o di abbagliamento tecnico, fino alla produzione di utensili antiaderenti; ma anche per quella di tappeti, carta, cartone, spray antimacchia, cosmetici e contenitori alimentari.

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https://www.lasvolta.it/6978/pfas-qualcuno-sa-come-eliminarli-dallacqua-potabile?utm_source=substack&utm_medium=email 

giovedì 26 ottobre 2023

Il depuratore d'acqua ispirato agli alberi di mangrovie può rimuovere il sale dall'acqua 

 I ricercatori hanno sviluppato un nuovo tipo di depuratore d’acqua che imita il modo in cui gli alberi di mangrovie rimuovono il sale dall’acqua salata. 

 

Questo studio non solo offre una migliore comprensione del sistema idraulico degli impianti, ma potrebbe anche portare alla creazione di nuove tecnologie di desalinizzazione. 

Un’impresa ingegneristica che da tempo sconcerta gli scienziati è il modo in cui le mangrovie sopravvivono nei loro ambienti convertendo l’acqua salata in acqua dolce. Il coautore Jay Werber dell'Università di Yale ha raccontato che lui e il suo team hanno sviluppato il meccanismo basandosi su una proposta su come funzionano le mangrovie. Ha aggiunto che, poiché erano ingegneri e non biologi, hanno attaccato lo studio da una prospettiva ingegneristica. 

 Il dispositivo, che i ricercatori chiamano mangrovia artificiale, combina gli effetti di desalinizzazione della radice della mangrovia, il pompaggio capillare delle sue foglie e la capacità di conduzione dell'acqua del suo stelo. La chiave del successo della tecnologia risiede nella sua capacità di generare elevati livelli di pressione negativa, simili a quelli che si creano bevendo con una cannuccia.

 Nelle loro mangrovie artificiali, l'evaporazione avviene in membrane appositamente progettate che agiscono come foglie. Questi creano una grande quantità di pressione negativa, guidando la desalinizzazione dell'acqua salata attraverso una "radice" di membrana. Gli alberi hanno bisogno di una pressione negativa per assorbire abbastanza acqua. Le mangrovie, abbondanti nei paesi tropicali come India, Brasile e Malesia, nonché nello stato della Florida, devono produrre una pressione negativa ancora maggiore per assorbire l'acqua salata del loro ambiente e desalinizzare l'acqua con le loro radici in un processo chiamato osmosi inversa.

 

Ciò che è ancora più impressionante, secondo i ricercatori, è il modo in cui gli alberi riducono al minimo la formazione di bolle d'aria all'interno del loro sistema di tubi dell'acqua. 

Quando l'acqua forma bolle sotto un'elevata pressione negativa, può interrompere il flusso dell'acqua nello xilema della pianta. (Correlato: gli esperti chiedono la protezione delle macchie di mangrovie, non importa quanto grandi o piccole, per preservare "ecosistemi incredibilmente importanti".) Il nuovo dispositivo riesce in un’impresa simile riducendo al minimo la formazione di sacche d’aria, grazie a una struttura di silice porosa posizionata al centro dei dispositivi, afferma il coautore Yukun Wang.

Utilizzo di mangrovie artificiali oltre la desalinizzazione 

Oltre ad essere utilizzato per la desalinizzazione, Werber e il team ritengono che la loro ricerca potrebbe avere altre applicazioni pratiche. 

 Werber afferma che il lavoro potrebbe portare alla creazione di dispositivi su piccola scala per separare le soluzioni. "In genere, hai una pompa costosa che crea una pressione molto elevata per separare queste sostamze. Con il dispositivo per le mangrovie, puoi utilizzare l'evaporazione per guidarla in modo completamente passivo", ha condiviso Wang. Il dispositivo sarà utile anche in situazioni in cui l'elettricità non è facilmente disponibile. Imita il processo naturale, generando una pressione negativa molto maggiore di quella generata dall'albero di mangrovia.

Il sistema riesce a  desalinizzare l’acqua con una concentrazione di sale quasi 10 volte quella dell’acqua di mare, quindi potrebbe portare a modi per desalinizzare l’acqua molto salata, come l’acqua prodotta attraverso l’idrofracking.

 L’idrofracking è un processo che rilascia petrolio o gas naturale intrappolato in formazioni rocciose di scisto per espandere la produzione negli Stati Uniti. 

 Inoltre, il dispositivo ha anche il potenziale per essere utilizzato nella riduzione delle inondazioni incorporandolo nelle “città spugna”, ovvero aree progettate per raccogliere l’acqua piovana e rimuoverla rapidamente. 

 Il coautore Jongho Lee ha dichiarato: "Gli edifici potrebbero essere progettati per funzionare come alberi di mangrovie: i loro muri esterni funzionerebbero come foglie e le fondamenta agirebbero come radici che filtrano i contaminanti".

 Il dispositivo fornisce una finestra su un processo su cui gli scienziati si interrogano da molto tempo. “Eravamo semplicemente curiosi di sapere come la natura fa alcune cose, ed è una cosa così sorprendente che siamo riusciti a descriverla con la fisica. Abbiamo dimostrato che l'albero segue i principi fisici e che possiamo imitarli in un dispositivo microfluidico", ha detto Elimelech.

martedì 22 agosto 2023

 

L’ACQUA CHE CI SERVE Parte seconda

 

La scienza deve imparare a trattare con la qualità dei fenomeni osservati…. e capire che...un sorriso non è uno dei tanti modi di mostrare i denti per contarli.

Giorgio Piccardi


 Con la celebre formula E=mc2 Albert Einstein introdusse un concetto rivoluzionario: la materia si può convertire in energia e viceversa. Fondamentalmente affermò il principio secondo il quale materia ed energia sono essenzialmente due stati diversi della stessa cosa.
È possibile traslare questi concetti in biologia? Possiamo affermare che anche noi siamo energia, oltre che materia, e che quindi la medicina dovrebbe occuparsi anche del nostro “stato energetico”?

Ma in cosa consiste lo stato energetico?

Da anni ormai sappiamo che il nostro organismo emette onde elettromagnetiche, in particolare ogni organo del nostro corpo rilascia segnali particolari. Ad esempio è noto che determinati sensori applicati in determinate parti del corpo fanno muovere delle aste scriventi nel caso dell’elettrocardiogramma e dell’elettroencefalogramma e che il cuore per funzionare utilizza un segnale elettrico per stimolare ogni suo battito.


Ma chi è il responsabile della produzione di queste onde elettromagnetiche?


Quello che ci viene subito alla mente sono le cellule del cervello che producono, utilizzano e trasferiscono fra loro segnali elettrici che permettono il funzionamento di tutto il corpo tramite delle cellule dette neuroni.


Tutte le cellule sono capaci di generare potenziali elettrici a riposo a cavallo delle membrane cellulari e sono in grado di cambiare la loro permeabilità ai vari ioni.

Ci sono però alcune cellule, dette cellule eccitabili che non rispondono solo passivamente a stimoli elettrici ma rispondono attivamente generando una risposta attiva che va sotto il nome di potenziale d’azione Le cellule eccitabili quali neuroni, cellule muscolari e cellule neuroendocrine,

non rispondono solo passivamente a stimoli elettrici ma possono generare risposte attive comunemente chiamate potenziali d’azione.


Quindi le cellule del corpo umano si comportano come una pila.

Normalmente a riposo.,si registra una tensione tra l'interno e l'esterno della cellula.Il suo interno appare caricato negativamente.Questa differenza cambia continuamente nelle funzioni vitali La carica della superficie interna sarà più o meno negativa secondo l'attività.Ciò provoca un tene flusso di corrente elettrica.Ogni cellula è una specie di batteria dotata di campo magnetico.

Per quanto riguarda le funzioni biologiche, un gruppo di cellule vibrerà ad una certa frequenza in condizioni di salute ottimali, viceversa tale frequenza sarà disturbata in caso di cattiva salute,specialmente nelle malattie croniche.Questi segni e sintomi sono soltanto la manifestazione esterna di energie disturbate;e concentrandosi solo su essi ,particolarmente nelle malattie croniche,il paziente non sempre si ristabilirà.La condizione di disturbo sarà semplicemente attenuata,generalmente solo per qualche tempo.

Ogni cellula del corpo può essere considerata un micromagnete.

Ogni organo è formato da cellule specializzate; la forza di ogniuna di esse dipende dalla loro attività di risposta.Microcorrenti elettriche provocano la comparsa di un campo elettromagnetico unico e personale di ogni essere vivente.

Ma cos’è che permette a questa pila di funzionare, ovvero di trasferire il proprio potenziale elettrico?

Tutte le reazioni chimiche e chimiche biologiche per avvenire hanno bisogno di uno specifico elemento; l’acqua.


Il corpo umano è composto per il 70% della sua massa di acqua .Ma se si aggiungono le molecole d’acqua libere presenti nelle ossa ed in alti tessuti l’acqua raggiunge il 99%.


L’acqua non solo permette il funzionamento di tutte le reazioni chimico biologiche dell’organismo ma è responsabile della risonanza che fa ubbidire le cellule alle variazioni di campo elettromagnetico sia interno che provenienti dall’esterno.

Possiamo affermare quindi che il corpo umano è un complesso sistema risonante sui campi elettromagnetici a causa dell’acqua di cui è composto.


Da qui si deduce l’importanza della qualità dell’acqua che deve entrare nel nostro organismo.

 

L’organismo vivente si comporta sotto certi riguardi come uno strumento universale di misura, capace di registrare le cose più disparate con sensibilità molte volte prodigiosa.

In ciò differisce dagli strumenti fisici i quali registrano una cosa sola e con sensibilità molte volte limitata,


Giorgio Piccardi

 

sabato 19 agosto 2023

 

L’ACQUA CHE CI SERVE parte prima

La scoperta consiste nel vedere ciò che tutti hanno visto
e pensare ciò che nessuno ha pensato.
Albert Szent-Gyorgyi,


 Che cosa dobbiamo chiedere ad un’acqua perché sia salutare?

Che cosa dobbiamo chiedere ad un’acqua perché possa diventare un elemento di equilibrio organico, o meglio ancora, perché possa essere usata come strumento terapeutico?


Riflettiamo un’istante sul ruolo che l’acqua riveste nel ciclo di depurazione naturale e nel processo di purificazione degli organi viventi.

Possiamo dire che l’acqua è il “depuratore universale”

 

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domenica 25 marzo 2018

LEGIONELLA QUESTA SCONOSCIUTA


CHE COSA È LA LEGIONELLA?


È un batterio gram-negativo aerobio appartenente alla famiglia delle legionellacee.
Ne sono state identificate più di 50 specie, sudddivise in 71 siero-gruppi.
Quella più pericolosa, cui sono stati collegati circa il 90%dei casi di legionellosi nell'uomo,è la L.Pneumophila.

La legionella deve il nome all'epidemia che nel 1976 colpì un gruppo di veterinari dell'America Legion, riuniti in un albergo di Filadelphia, causando ben 34 morti su 221 contagiati.


DOVE SI TROVA?

Può essere presente in ambienti acquatici sia naturali che artificiali quali:sorgenti,fiumi,laghi,vapori e luoghi umidi in generale.
Seguendo i percorsi naturali giunge ad ambienti umani e comunitari come:circuiti di acqua sanitaria,piscine,terme,circuiti di aria condizionata umidificata,tubature,serbatoi.fontane e torri di raffreddamento industriali.

Si riproduce a temperature comprese tra 25-45° C e resiste fino a 65°C-
La legionella pur essendo rinvenibile nell'acqua liberamente flottante, predilige il BIOFILM.
Viene anche associata ad altri fattori quali:condizioni di stagnazione, presenza di incrostazioni,amebe.


CHE COSA PROVOCA?

Il contagio può manifestarsi con due quadri clinici diversi fra loro,una forma acuta non particolarmente grave con febbre (febbre di pontiac) e una forma polmonare nota come malattia del Legionario particolarmente grave e con indici di mortalità del 10%,che possono salire fino al 50%nelle infezioni ospedaliere.

CHE PERICOLO ESISTE DI INFETTARSI?

L'infezione è un evento frequente, il 10% circa della popolazione generale possiede anticorpi verso i ceppi più frequenti nell'ambiente, ma fortunatamente la comparsa della malattia rimane  un fenomeno raro.

I dati epidemionoligi negli ultimi anni hanno registrato un forte incremento dei casi, va però precisato che molto probabilmente l'aumento è dovuto alla migliore organizzazione ed rfficienza degli organismi di sorveglianza.

Negli ultimi 5 anni, in Italia, i casi registrati e pubblicati dall'Istituto Superiore di Sanità si sono attestati su una media di 800 all'anno.
La malattia è letale nel 5-15% dei casi.


CHI È PIÙ' PREDISPOSTO?

I fattori di rischio riconosciuti sono rappresentati dall'età con significativo incremento intorno ai 60 anni  e dalle patologie cronico degenerative (diabete,broncopatie),ma anche sesso maschile,fumo e immunodeficienza.

DOVE SI RISCHIA DI CONTRARRE?

Il maggiore fattore di rischio è rappresentato dall'inalazione di particelle di acqua contaminata aerosolizzata.
Quindi gli impianti di inalazione,le docce, le vasche idromassaggio possono certamente essere veicolo di contagio.

Negli ultimi tempi si è osservato un incremento significativo dell'incidenza del contagio nei pazienti odontoiatrici.
Il fenomeno è stato messo in relazione con l'impiego di acqua ad alta pressione.

sabato 17 marzo 2018

NO NAME CONTRO LA LEGIONELLA ED IL CALCARE

 




nel trattamento dell’acqua ecco perchè 
NoName ®è la soluzione ideale per l’Hotel Pendini di
Firenze

http://www.hotelpendini.it/?codice_convenzione=adwpendL’Hotel si affaccia sulla centralissima Piazza della Repubblica; è conosciuto per la storica ospitalità di importanti personalità. E’ un sito di pregio oggi frequentato da clienti d’elite amanti della qualità e fuori dagli schemi.
Dimensione: dispone di 50 camere e di un ristorante con un consumo di acqua di circa9.000 m3 per anno.

Storia: Fino al 2016 l’hotel utilizzava il sistema di trattamento dell’acqua con addolcitore a sale e resine. Questo trattamento comporta usualmente un consumo di acqua superiore al 30% del reale fabbisogno, dovuto ai risciacqui necessari ai filtri del sistema;
inoltre  comporta lo stoccaggio di enormi quantità di sale, in questo caso nel sottosuolo dell’immobile, comportando un sovrapprezzo del sale per il trasporto a mano nel sottosuolo.





E’ PARTE DEL NOSTRO PROGRAMMA:

SCIOGLIMENTO DEL CALCARE PRE-ESISTENTE NELLE TUBAZIONI

SCIOGLIMENTO DEL CALCARE IN INGRESSO

ELIMINAZIONE DEL BIOFILM DELLE LEGIONELLE IN TUTTO L'IMPIANTO
DIMINUZIONE DEL 30% DEL CONSUMO DI ACQUA

DIMINUZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI TRA IL 4% E 8%

RIDUZIONE IMPORTANTE DEI COSTI DELLA MANUTENZIONE

ELIMINAZIONE DEI COSTI DELL'ADDOLCITORE

RIDUZIONE DEI DETERGENTI UTILIZZATI PER LE PULIZIE

USO ECOLOGICO DEI DETERGENTI

RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI CO2

NESSUNA VARIAZIONE DELLA QUALITA' NATURALE DELL'ACQUA

MIGLIORAMENTO DEI PARAMETRI STANDARD DI CLORAZIONE

CONFORMITA' ALLE LEGGI INTERNAZIONALI


L’analisi dei fabbisogni reali, eseguita attraverso il controllo delle fatture di delle utenze: Acqua, Luce, Gas, Sale e resine, Manutenzione tecnica e Pulizia dei bagni delle camere, ha identificato i seguenti risparmi reali.

DOPO UN TEST I VANTAGGI ECONOMICI CONSEGUITI DAL CLIENTE SONO

consumi e costi prima H2O  m3 9000    pari a   € 29.430

                          dopo  H2O  m3  6300 pari a € 20.601


Energia elettrica    prima:  € 40.000      dopo:     € 36.800

Gas                         prima:  € 9.000        dopo:     €   8.640

Sale e resine           prima:  € 2.500        dopo:     €  0

Manut. Tecnica       prima:  € 4.300        dopo:     €  0

Pulizia camere        prima:  € 3.560        dopo:     €  0

Risparmio Costi Totale € 20.000 circa

Spesa NoName € 12.877          Vantaggio    €7.123

PER INFO:
 
HOME AND LIFE SERVICE SRL
 
TEL-389 1996091   

 biotenax@yahoo.it

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